Mio cugino è un grafico
Potremmo concludere questo articolo in partenza con una semplice affermazione: “Perché me lo fa gratis!”
In questa frase è raccolto tutto il senso di quanto andrete a leggere in questo articolo, cercherò di non dilungarmi troppo visto che il sunto è racchiuso in 5 semplici parole, ma vorrei capire se il mio punto di vista è pari al vostro.
Sempre più spesso ci sono professionisti e aziende che si rivolgono a parenti e/o amici di vecchia data per farsi realizzare grafiche e materiale informativo con l’equazione:
“So usare un pc (meglio ancora mac) = sono un graphic designer”.
Sicuramente il risparmi al giorno d’oggi è una cosa da non tralasciare, ma siamo davvero così sicuri che il prodotto che ne deriva sia di livello, utile e non controproducente?
Si perché vi voglio confidare un piccolo segreto, fare il grafico è una professione, anche se spesso la cosa sembra essere ignorata.
Avere quattro nozioni su Photoshop, Indesign, WordPress o qualsiasi altro programma vogliate non ci definisce creativi ne tantomeno grafici.
L’efficacia di un prodotto, la sua comunicazione, e quello che ne deriva è il frutto di due componenti da non sottovalutare: esperienza e conoscenza che convivono a pari passo e se uno dei due resta indietro quello che ne deriva non è efficace a raggiungere l’obiettivo e spesso nemmeno esteticamente apprezzabile dai più.
Al giorno d’oggi (e non solo) la comunicazione ha assunto un ruolo centrale per determinare l’andamento di un’azienda e per questo non sempre il cugino del cugino è la scelta migliore seppur come direbbe nonna “è il ragazzo più bello e bravo del mondo”.
Ovviamente non sto facendo di tutta l’erba un fascio, sicuramente ci sono cugini bravissimi, con gusto artistico o addirittura che di professione fanno i graphic e web designer che producono grafiche per i propri parenti a grrrrrrratissss, ma questo non giustifica e non deve svalutare il lavoro dei grafici “non imparentati”.
Ma perché quindi il lavoro di un grafico è costoso?
Potrei farvi, anzi vi farò un piccolo elenco delle motivazioni, dalle più futili, alle più ovvie, alle più importanti.
- Corrente elettrica (eh si c’è pure quella ragazzi miei)
- Computer, tablet, programmi grafici, stampanti varie ed eventuali
- Connessione a internet
- Le immagini, che siano da banca immagini, da archivio o scattate queste hanno comunque un costo
- Aggiornamento professionale, cosa al giorno d’oggi indispensabile. Piccolo appunto per i futuri grafici, non si finisce mai di studiare, il mondo cambia in continuazione.
- Partita IVA (per chi la possiede)
E dopo un po di materialismo eccone alcuni che dovrebbero davvero far riflettere:
- Anni di esperienza nel settore con vincite e fallimenti
- Studio delle strategie di marketing (non tutte le aziende sono uguali)
- Uso del proprio tempo togliendolo ad altri clienti o semplicemente al proprio tempo libero (che non è poco)
Praticamente per un grafico, accettare un lavoro gratis significa pagare per lavorare ed è una cosa penso inaccettabile un po per tutti.
Insomma in conclusione, non ho niente da ridire con vostro cugino/amico/parente grafico improvvisato, ma potrei avere da ridire sulla gestione dell’immagine di molte aziende perché non sempre anche se la comunità di oggi ce lo fa credere, risparmiare è meglio.
“Perché non sempre quello che può farvi risparmiare oggi, potrà portarvi dei risultati domani”.
Voi cosa ne pensate di tutto questo? Potete lasciare un commento qui sotto o contattarmi attraverso l’apposito form per uno scambio di idee.
Sono Alessandro Minotto, un Grafico Pubblicitario di Padova, da diversi anni attivo nel settore in cui ora opero anche come freelance. La mia visione della grafica non è semplicemente un puro e semplice lavoro, ma una passione da coltivare e far crescere negli anni.
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