Dott.ssa Eliana Gardin, i social ed il web nella psicologia (Questions&Social)
Per la rubrica Questions&Social oggi abbiamo come ospite la Dottoressa Eliana B. Gardin, Psicologa Sessuologa attiva costantemente nei social e sul web.
Ciao Eliana come stai?
Grazie di aver accettato la partecipazione a questa rubrica e spero che sia un’occasione utile per far scoprire a chi ci legge un modo alternativo e professionale per utilizzare i social e sfruttare il proprio sito web come mezzo di comunicazione con il proprio pubblico.
Sto molto bene, grazie per l’invito!
Come di consueto voglio lasciarti un po’ di spazio per darti modo di raccontarci chi sei e di cosa ti occupi.
Chi è Eliana Gardin?
Sono una psicologa da sempre con la “vocazione” per la sessuologia, una materia estremamente affascinante ma molto più delicata di quanto si possa generalmente credere. Lavoro privatamente, in libera professione e in collaborazione con vari enti, strutture e associazioni.
Mi occupo di clinica, quindi di attività sanitaria psicologica e/o sessuologica (diagnosi, cura e riabilitazione, ecc.) che svolgo prevalentemente nel mio studio riservato e immerso nel verde di Mirano – Venezia, e di varie iniziative di sensibilizzazione, formazione e prevenzione, alcune molto innovative (weekend psicosessuali di potenziamento di coppia, collaborazione con sexy shop, aperitivi sessuologici, ecc.).
Ho alle spalle, fortunatamente, anche una importante preparazione ed esperienza psichiatrica e di ricerca universitaria: un bel connubio di teoria scientifica e pratica “dura e pura” che mi ha dato moltissimo.
Sono inoltre responsabile dello sportello psicologico per il lavoratore e di tutela dal mobbing della Uil Fpl della nota Via Anelli di Padova, zona che molti padovani, e non solo, ricordano con un trascorso particolarmente difficile.
Da affascinata quale sono, però, dalle esperienze “toste”, che considero tra le più formative e stimolanti, cerco di cimentarmi e proporre sempre iniziative interessanti e, spesso, di rottura rispetto allo specifico contesto di riferimento in modo fa offrire uno spunto di riflessione nuovo alla comunità.
Penso che, nella mia meravigliosa professione, sia indispensabile entrare in contatto con molteplici realtà e con ciascuna di esse creare uno scambio: io posso portare la mia professionalità e nuovi stimoli, ma al tempo stesso assorbo riscontri e idee altrui, in un arricchimento reciproco.
Molto interessante direi che hai dato un’immagine chiara di te, grazie!
A questo punto io inizierei a parlare di social network e della tua pagina Facebook Studio di Psicologia Gardin, com’è il tuo rapporto con i social?
In realtà non mi considero particolarmente addicted dal punto di vista personale. Desidero preservare la mia riservatezza, come auspicabile per chi svolge il mio lavoro, tant’è che anche il mio profilo personale è prevalentemente orientato professionamente.
Sostengo in generale un utilizzo responsabile e moderato dei social per quanto comprenda le dinamiche espressive, di sfogo e relazionali alla base. Relativamente al mio lavoro, invece, trovo i social un valido mezzo per far conoscere su larga scala la mia professione e alcune iniziative di qualità e per trasmettere messaggi sociali importanti in modo possibilmente leggero.
Il tutto comunque intervallato da qualche scorcio sulla mia vita: sono una persona prima di una professionista e penso sia importante che l’utente, se sta valutando di contattarmi per aprirsi con me, percepisca in primis che sta per relazionarsi con una Persona vera, che lo accoglierà e ascolterà in modo umano, ancor prima che professionale, nel rispetto comunque del mio ruolo che di sicuro non può essere di amicizia per poter sortire degli effetti positivi.
Quindi se fate un giro nel mio profilo potete trovare qualche foto personale e vari scatti del mio scatenatissimo cane che ho eletto a mascotte dello studio!
Concordo pienamente con tutto il tuo discorso, sia per quanto riguarda la privacy che per la professionalità da far trasparire, è anche per questo motivo e per far passare questo messaggio che oggi sei qui a parlarne!
Nella tua realtà credi sia un mezzo di comunicazione utile?
Che riscontro trovi dal pubblico che segue la tua pagina e il tuo profilo?
Lo considero molto utile per comunicare, stimolare e promuovere iniziative utili per il territorio e la comunità. Del resto, come si sente dire in modo ironico ma realistico, è indispensabile fare, fare bene e far sapere di fare!
Ho un numero crescente di persone che mi seguono con stima e che ringrazio. Frequentemente capita, soprattutto quando faccio da relatrice a qualche evento o conferenza, che parte dell’uditorio già mi conosca e sappia come lavoro essendosi imbattuta in qualche testimonianza web e social sulle mie attività.
Tuttavia coerentemente con la cultura dominante che è purtroppo ancora un po’ ritrosa nel dimostrare pubblicamente interesse verso la psicologia e ancor più la sessuologia, pensando erroneamente molti che la mia figura professionale sia rivolta a “malati” o “deboli”, ho notato come la maggior parte dei commenti e delle riflessioni ai miei post arrivino via messaggio privato o vis à vis. Devo ammettere che risulta piuttosto complesso (ma comunque gratificante) gestire il gran flusso di messaggi che ricevo giornalmente, infatti suggerisco sempre di contattarmi attraverso le modalità ufficiali da osservare comunemente con un professionista, ovvero mediante i contatti indicati sul mio sito www.psicologiagardin.it per essere sicuri di ricevere una risposta
Pensi che ti abbia aiutato ad avere maggio visibilità?
Decisamente sì. Ero scettica inizialmente ma, oggi, trovo che sia un ottimo strumento, se utilizzato con buonsenso.
Perfetto! Ho visto che hai anche un sito web dove pubblichi i tuoi articoli prima di ri-condividerli su facebook, ma su questo ci arriveremo dopo.
Ora però vorrei capire e far capire al pubblico come uno psicologo o comunque chi svolge una professione simile alla tua possa sfruttare, secondo il tuo punto di vista, Facebook.
Hai un piano editoriale o qualcuno che ti affianca?
Insomma sono curioso di sapere come gestisci la tua attività online.
Mi sono rivolta, ancora prima di cimentarmi sul web, a professionisti della comunicazione per pianificare l’attività e per darmi delle indicazioni pratiche in modo da poter essere quanto più possibile autonoma.
So di poter fare ancora di più ma lavorando molto (fortunatamente) non sempre ho il tempo per seguire l’aspetto social e web come meriterebbe. Mi riprometto sempre di fare o almeno delegare di più.
Attualmente comunque, con cadenza piuttosto regolare, cerco di fare il punto sulla situazione, capire dove posso migliorarmi e confrontarmi con i professionisti del web che mi seguono, ma non ho un piano rigido e prefissato.
Del resto con il mio lavoro in libera professione e il mio tourbillon di iniziative, progetti, collaborazioni e appuntamenti non sarebbe possibile avere programmi troppo standard e “preconfezionabili”.
Guarda su questo ti capisco benissimo!
Psicologa / Sessuologa, possiamo definirlo un ambito “delicato” (passami il termine), pensi che i social siano il mezzo adatto?
Ricevi un buon riscontro o comunque molte richieste di informazioni e approfondimenti?
Il social è adatto per i motivi che ho indicato prima, ma di sicuro la medaglia presenta un lato meno “luccicante”.
Sono infatti molti i contatti che ricevo per fini non professionali o culturali, ma certamente é un aspetto che avevo previsto e che fa comprendere ulteriormente quanto la nostra società sia ancora disinformata sul mio lavoro e, mi venga concessa la critica, ancora piuttosto retrograda nel trattare con il dovuto rispetto una giovane donna che presenta su social un delicato lavoro come il mio: l’ignoranza più grottesca vuole ancora vedere una donna che parla di sessualità, pure professionalmente, come disponibile ad accogliere avances.
Questo aspetto rappresenta più che altro un intoppo dato che tanti messaggi non rilevanti possono andare a coprire invece contatti professionali interessanti, ma la vivo con una certa dose di ironia e molta indifferenza.
A maggior ragione, se interessati, consiglio ancora di contattarmi attraverso i canali ufficiali del mio sito, come si farebbe con un dentista, un medico, un avvocato…
A questo punto, credi che aprirai mai altri profili come Instagram o Linkedin?
Ci sto pensando da un po’ a dire la verità. Devo valutare bene i vari aspetti ed essere sicura eventualmente di riuscire ad aggiornare anche queste piattaforme in modo adeguato e costante.
Direi che staremo a vedere!
Cercando però Eliana Gardin su Google, oltre alle varie presenze su altri siti ho avuto modo di spulciare il tuo sito web www.psicologiagardin.it che prima hai citato.
Devo dire che l’ho trovato completo ma soprattutto chiaro anche per chi non è del settore.
Pensi che questa cosa sia importante?
Trovo sia indispensabile! Non a caso ho previsto anche una pagina FAQ nel mio sito in cui simulo frequenti domande che possono essermi rivolte.
L’aspetto strettamente scientifico e i vari tecnicismi professionali non possono chiaramente essere comprensibili ai “non addetti ai lavori”, ma voglio che un potenziale utente in cerca di una figura d’auto possa già trovare nel mio sito un riferimento chiaro per comprendere, magari in linea generale, se posso fare al caso suo, fermo restando che resto a disposizione per ogni informazione più approfondita via mail o telefono.
Attraverso i form di contatto di psicologiagardin.it inoltre è possibile scrivermi un breve testo per anticiparmi necessità particolari o richiedere informazioni preliminari.
Ritieni che il tuo sito risulti utile per la tua attività e ti abbia permesso di creascere e farti conoscere nel tuo settore?
Penso sia molto utile nel mio lavoro per far conoscere il mio studio e le molte aree di competenza che vanno anche al di là dell’attività strettamente clinica paziente-psicologo diffusa nell’immaginario collettivo.
Nell’area news ho notato che almeno una volta al mese pubblichi un articolo che può parlare dei tuoi eventi o di approfondimenti utili.
Te ne occupi tu direttamente? E inoltre, che risposta hai da chi ti legge?
Certo, curo io personalmente gli aggiornamenti e i miei articoli, non solo per il mio sito ma anche per altri portali che me li commissionano. Per realizzare un articolo di una paginetta, controllando la bibliografia alla base, possono essere necessarie molte ore di lavoro
La qualità per me è primaria e non è improvvisabile per quanto il web possa fornirci, nel mio lavoro, solo informazioni generali: dal punto di vista psicologico e sessuale ogni persona porta con sé un mondo così vasto e influenzato da così tante variabili che sarebbe riduttivo trovare una risposta completa in un articolo, per quanto ben costruito. Noto che il mio lavoro onesto, senza velleità da tuttologi che purtroppo vedo troppo diffuse, viene molto apprezzato e in modo crescente nel tempo.
Ho visto anche che sei stata ospite in molteplici trasmissioni di settore, pensi che il web (oltre ovviamente alle tue conoscenze) ti abbia aiutato a darti la visibilità necessaria per parteciparvi?
In questo caso credo la relazione sia differente: il web è solo un mezzo per far sapere a chi mi segue che può “conoscermi meglio” anche attraverso il canale TV, sintonizzandosi su X canale a una certa ora. È vero, sono spesso invitata in trasmissioni di respiro anche internazionale ma vengo chiamata sulla base di precedente stima e conoscenza diretta nei confronti della mia professionalità e preparazione, indipendentemente dal web.
Capisco, parlando sempre di web e social però, quali sono i tuoi obiettivi?
Pensi di poter dare qualche consiglio agli psicologi e non, che vogliono come te sfruttare il web come mezzo di comunicazione?
Come anticipavo vorrei essere ancora più presente per frequenza e capillarità, magari delegando comunicazioni, pubblicità e analisi dati a figure competenti specifiche, garantendo però sempre la riservatezza dell’utenza: chi mi contatta attraverso i canali ufficiali indicati nel sito entrerà sempre in contatto diretto esclusivamente con me!
La privacy del mio paziente è primaria e non può essere negoziabile. A breve sicuramente arriveranno ulteriori novità, ma per ora niente spoiler. Ai colleghi che non vogliono avvalersi dello strumento “web” consiglio di scovare altre vie per essere visibili nel proprio contesto: essere creativi non è solo un vezzo ma spesso anche una necessità. La fertilità mentale, il fantasticare, sognare, prima di concretizzare eventualmente le idee, è una grandissima risorsa per tutti noi.
Chi sogna è vivo ed è sano!
Grazie Eliana per la tua pazienza e disponibilità, spero che sia un punto di partenza e un’occasione in più per chi opera nel tuo settore e non solo per comprendere maggiormente come sfruttare il web e i social grande strumento di comunicazione moderna.
Con l’occasione come sempre voglio lasciare un elenco diretto ai tuoi social per i lettori.
Sito Dott.ssa Eliana B. Gardin: www.psicologiagardin.it
Facebook Dott.ssa Eliana B. Gardin: Studio di Psicologia Gardin
Sono Alessandro Minotto, un Grafico Pubblicitario di Padova, da diversi anni attivo nel settore in cui ora opero anche come freelance. La mia visione della grafica non è semplicemente un puro e semplice lavoro, ma una passione da coltivare e far crescere negli anni.
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